Radio Mare Network
La radiofonia privata in Italia inizia un po' più tardi che in USA, ma ben presto decolla anche dalle nostre parti con stazioni radio veramente meritevoli e tutt'ora esistenti.Questo non è il caso di Radio Mare poichè da ormai più di 12 anni ha cessato le proprie trasmissioni evolvendosi in Radio Company nota emittente padovana che da Radio Mare ha succhiato parecchia linfa e risorse.
Radio Mare Network nasce nel 1982 in un piccolo studio ricavato in una stanza al pian terreno di un edificio di Via Lovisato a Trieste. In tutto erano 20 mq scarsi, ma la gioia di fare e di creare era immensa. Ben presto, vista anche la scarsa qualità delle emittenti allora presenti nel etere cittadino, Radio Mare iniziò a scalare le classifiche di ascolto e preferenza. Arrivarono i primi contratti pubblicitari, che con il tempo aumentarono in maniera tale da dover chiedere ai clienti di pazientare per poter essere messi in onda.
Bei tempi, quando si prendeva il microfono in mano e con poche parole e la giusta musica si riusciva a scatenare le passioni e gli umori di chi ti ascoltava. Io allora lavoravo già presso la RAI di Trieste come DJ e con altri compiti organizzativi, ma il paragone non reggeva. Istituzionalizzato e inquadrato il primo, fantasioso e sregolato il secondo. In verità il mio passaggio in RAI si è fatto sentire, poichè da allora molte cose sono cambiate a seguito delle mie idee e delle mie trasmissioni.
Non per vantarmi ma nemmeno per sminuirmi, c'è stata una RAI (parlo della sede locale di Trieste) prima di me ed una dopo di me che ancora oggi prosegue con la trasmissione ed il stile che mi ero inventato all'epoca. Diciamo che avevo tentato di portare un po' di anarchia (costruttiva) all'interno di quel grigiume, ed almeno in parte ci sono riuscito.
Radio Mare invece ... beh, Radio Mare era la passione, il divertimento disincantato, il cazzeggiamento puro, senza illusioni e preconcetti. Io sono arrivato dopo un anno circa, quando la radio era composta da sole tre voci: Eli DJ e Mark DJ e DJ Caio ai quali mi sono aggiunto. Ore ed ore davanti al microfono per riempire la giornata (dalle 8 di mattina alle 20 di sera) con 3 sole voci, ma ci divertivamo lo stesso e riuscivamo a far divertire chi ci ascoltava.
Qualche mese dopo il mio arrivo si aggiunsero nuovi DJ che fecero decollare definitivamente Radio Mare. Con l'arrivo di Roberto Russo, Marino Covelli ed Enzo Gianforte il salto fu notevole. Paolo Zippo ed altri ancora arrivarono, ma il nucleo storico, era formato. E Radio Mare divenne una vera forza anche grazie alle sperimentazioni rivoluzionarie per l'epoca. Forse anche troppo rivoluzionarie visto che alcune perle della radio sono rimaste chiuse tra le 4 mure degli studi e mai videro l'etere. Pubblicità tanto avanti che tra di noi ridevamo a crepapelle al solo sentirle, ma che lasciavano quasi indifferenti per non dire stizziti i clienti , abituati com'erano alla quadrata monotonia delle pubblicità radiofoniche dell'epoca.